SCREAMING IN SILENCE


Oggi e' un giorno di quelli in cui mi ricordo che provare un certo tipo di emozioni fa parte dell'essere vivi.
Ci si sente terribilmente vivi anche quando si ha un nodo nello stomaco che non ti lascia respirare.
Un nodo che pensavo fosse ormai sciolto, invece si era abilmente nascosto nell'angolo piu' buio della mia anima.
Vorrei farmi scivolare addosso questo misto di rabbia e risentimento.
Urlare fuori tutto quello che mi sono tenuta dentro e ora sale a galla.
Poi voltarmi e seguire per la mia strada.
Vivere in una città piena di pazzi ha i suoi lati positivi: oggi ho deciso di portare a spasso la mia, di follia.
Chi fa caso a una ragazza che urla come un ossesso davanti al mare? Nessuno, oltre alla mia anima.
E mi sento libera, adesso.

THE BUTTERFLY EFFECT


Seppe all'istante, con una certezza accessibile soltanto alle bambine, che un giorno sarebbe diventata una di quelle creature che che riempiono di nostalgia i rospi, incattiviscono le streghe e abbrutiscono i principi.
C'è una sola chiave di accesso al sapere: la chiave del desiderio.

INK

Sono passati poco più di 7 mesi da quando ho detto di non volerne più sapere di aghi sottopelle.
E ora sono nuda davanti allo schermo azzurrino che illumina la mia stanza, scrivo e ogni tanto guardo la mia piccola spalla pallida e la spirale che ci gira intorno.
Mi alzo, mi metto di spalle allo specchio e mi guardo.
E' come se ogni tatuaggio mi completasse, non è qualcosa in più, era qualcosa che prima mancava.

IO E UNA CAROTA

Stavo cambiando il mio stato su facebook, pensavo di scrivere "tristezza, sto cenando davanti al computer, con una mano digito, con l'altra stringo una carota cruda che sto sgranocchiando", poi una vocina dentro mi ha chiesto "davvero ti senti triste?" "no", ho risposto. Vi diro' che mi fa sentire molto padrona della mia vita decidere come quando dove e con chi consumare i miei pasti .
Questo è un vantaggio di di vivere in un appartamento dove ognuno si fa bellamente i caxxi propri, dove non esistono né regole né orari.
(Ora, ho paura che mia madre, preoccupata per la salute psicofisica della sua Bambi, segua Wonderhell... quindi è doveroso aprire una parentesi per rassicurarla. Ma', mangio. Giuro, la pigrizia fa sì che mangi delle cose sane che prima non avrei mai pensato di assaggiare, butto giù vitamine con a fianco ogni lettera dell'alfabeto. Tipo questa carota, invece di farla in padella con un kg di burro la mangio cruda, alla faccia del colesterolo. Giuro, non mi trascuro. )
Nell'immaginario comune mangiare da soli è un po' triste... Io penso che lo sia solo se la tua unica compagnia è una televisione dove guardare la vita degli altri e dimenticare quanto può essere incredibile vivere la propria.

MEOW

Ho questo sentore, presto anche Kali in wonderhell avrà il suo stregatto.

STRANEZZE COMPLEMENTARI



Domenica d'autunno, penso a quanto tempo è che non faccio fotografie, troppo. E non so il perchè. Vorrei uscire e andare a fare foto al cimitero ma ho troppa paura di farmi prendere dalla tristezza se ci vado sola, paura di farmi travolgere da ricordi che non voglio ricordare.
Vorrei un compagno di giochi, qualcuno che mi conosca davvero e non mi guardi con quello sguardo che dice "Davvero mi stai chiedendo di andare al cimitero per fare delle fotografie? TU.NON.SEI.NORMALE." Tu invece si che sei normale, vero?
Nessuno lo è.
Il problema sta nel trovare una persona che con la sua, di stranezza, annulli la tua: due solitudini che si attraggono, due stranezze complementari.

BALLARE VIA LA SOLITUDINE

A volte la musica è la migliore compagna che si può avere durante una serata.
Sono uscita da sola, ho sbagliato fermata di metro, mi sono persa, sono andata in club dove non ero mai stata e ho cercato la perfetta posizione, dove sentivo alla perfezione le vibrazioni della musica. Il segreto è chiudere gli occhi, lasciarsi andare, azzerare i pensieri e ballare. Sono passate 4 ore in un nanosecondo. Anche questo è sperimentare. E poi tornare a casa con un mezzo sorriso stampato in faccia sapendo che questa notte ho fatto qualcosa solo per me.

NO STARS


Per un po' fisso le nuvole, che di notte nel cielo di bcn diventano rosa, ti dico che il cielo di Shittown lo preferisco, mi piaceva guardare in alto quando scendevo dalla macchina dopo un viaggio di notte e contemplare il cielo stellato. Fumo la sigaretta che mi hai rollato, fisso i miei piedi che ciondolano giu' dal balcone, fisso te, che fissi me. Sorrisi, stronzate, allusioni, distanze troppo corte e what the fuck am i going to do with u. Mi tremano le gambe, rido, cerco di spiegarti cose che sai già. Forse lo faccio più per me stessa...
Le stelle ci sono, anche se tu non le vedi.

IL MONDO AL CONTRARIO

"Signori passeggeri, tra 20 minuti atterreremo all'aeroporto di Barcelona" mi sveglia la voce all'altoparlante. E' stato un volo movimentato a causa del vento forte ma a me l'aereo che traballa concilia il sonno... Mi stropiccio gli occhi e guardo fuori dal finestrino: la mia fantasia galoppa quando sono appena sveglia, ho ancora il residuo dei sogni addosso.
Immagino che la distesa nera sotto di me sia in realtà il cielo e che le macchie luminose non siano strade e città bensì starne costellazioni aliene dal colore rosso fuoco. Ccerco di dare un senso alle figure, sfuoco la vista, gioco con i miei sensi.
Dovrebbe essere così il cielo di Barcelona, che è il mio mondo al contrario, il mio paese dei balocchi.

E.N.D.

Era nell'aria, la vera fine della nostra fine.
Oggi è il primo giorno in cui realizzo che non sei più parte della mia vita.
Non ci sei più, questo è l'ultimo pensiero che ti dedico.
E mi sarebbe sembrato impossibile, anche solo un mese fa, riuscire a guardare da lontano quella che io e te chiamiamo "la vita di prima" senza che le lacrime mi appannassero la vista.
Invece sono qui: nessun dolore, solo consapevolezza di aver vissuto qualcosa di meraviglioso che voglio chiudere per sempre nel cassetto dei bei ricordi.
E guardo avanti, ora che per te sono diventata una persona che non riconosci più.
Affogo solo se non tocco il fondo, ti ricordi?
In realtà sono più me stessa ora di quanto non lo sia stata mai, perfettamente imperfetta, io.

TENTATIVI

"La ricerca della perfezione spesso ci distrae.
E' molto più utile avere il coraggio di sperimentare liberamente soluzioni che non necessariamente ci daranno dei buoni risultati.
Sarebbe grandioso rallegrarsi delle scoperte che si fanno andando per tentativi"

WAITING

Aspetto che si faccia più tardi per uscire di casa e andare all'ennesima festa, scrivo e bevo birra per ammazzare la noia dell'attesa. Non ne ho mai abbastanza di questa gioia etilica.
Penso alle cose che stanno cambiando, alle nuove amicizie, a quanto sono effimere le emozioni qui a Barcelona. Penso ai contatti. Tutto è così facile, a volte troppo superficiale, così breve... forse per questo è terribilmente intenso.
Basta un attimo per entrare a far parte della vita di un perfetto sconosciuto. Basta un attimo per uscirne. E va bene così.
Questa cosa mi disorienta a volte, vedo un modo di vivere che mi appartiene fino ad un certo punto; penso sia solo questione di focalizzare ciò che voglio davvero ma non per questo smettere di vivere e sperimentare.
So che tutto questo potrà suonare un po' confuso, ma sono alla quarta birra, non si può pretendere di tradurre in parole i concetti contorti che passano ora per la mia testolina malata. E' ora. Let the party begin.