COMPARTIR II

E dire che non sono una troppo precisina, mi faccio andare bene tutto ma così è troppo... passo il mio tempo libero a pulire la merda degli altri. E scusate se scrivo parolacce ma CAZZO non ce la faccio più.
E mi lamento con loro che mi danno ragione mi dicono "Si, prendiamo qualcuno che pulisca da ora, non da settembre, la casa fa schifo", ma sanno che ad agosto loro saranno in vacanza. E chi rimarrà a casa a vivere nello sporco più totale? L'unica che fino adesso ha mosso un dito per 1. togliere centimetri di polvere incrostata che ricoprivano ogni cosa. 2. Sturare i lavandini e le docce, togliere con le mani palle di capelli di chissachì dagli scarichi mioddddio vomito solo a ripensarci. 3. Pulire la lavatrice che invece di lavare sporcava i vestiti. 4. Debellare sciami di farfalline del cibo che infestavano i cassetti 5.Comprare stoviglie nuove e pentole nuove onde evitare che ci venga a tutti un cancro allo stomaco 6. Lavare i vetri per riuscire a vedere fuori,mi sembrava di essere a Milano a novembre, con la nebbia.. 7. Passare ogni minuto della pausa pranzo a pulire lo schifo che lasciano gli altri. Quelli di adesso e quelli che c'erano prima, che hanno passato 3 anni qui senza MAI pulire. MAI!
E basta.
E uffa.
E ho bisogno di sfogarmi, scusate.
Questa casa nuova sarebbe perfetta... se solo fosse pulita e io NO non aspetto settembre.
Stasera riunione tra compagni d'appartamento, sto sclerando. E sono pure in astinenza da nicotina.
Tremate...

BLU BALCONE

Ho trovato il mio angolo della casa dove fare pensieri dolci, dove poterli ingarbugliare... e voglio che questa caldissima estate barcellonese duri in eterno. Questo e' quello che attraversa la mia mente ora che sono seduta sul balcone della mia stanza in Gran de Gracia, con la musica in un orecchio e il rumore del traffico nell'altro. I rumori di questa città non mi abbandonano mai. Mi parla, sottovoce.
Luce azzurra esce dalla finestra e tre candele bruciano vicino alle mie gambe, mi guardo in giro e vedo squarci di piccoli mondi altrui attraverso le finestre dei palazzi difronte a me; mi e' sempre piaciuto osservare la vita degli altri da lontano.Forse in questo momento qualcuno sta guardando la mia: guarda la ragazza con il viso illuminato dallo schermo del pc e si chiede che cosa mai starà scrivendo. Scrivo di te, ci credi?

MULTICOLORE

Luci multicolori escono dalla finestra della mia stanza stasera, ho un colore per ogni stato d'animo, una sfumatura per ogni pensiero che lo accompagna, una canzone per ogni farfallina che mi svolazza nella pancia. Ancora una notte senza sonno nella stanza di Gran de Gracia, con la musica mai abbastanza alta per coprire il rumore delle moto che corrono sotto al mio balcone.
Penso a quando ero piccola, a quando mio padre per la disperazione si inventava le favole pur di farmi addormentare, lui, insonne stagionale ed io, piccola principessa innamorata dei suoi racconti che facevo di tutto per non prendere sonno, curiosa di sapere come andava a finire la storia. Racconatmi una storia ed io proverò a raccontarti la mia. Stanotte.
La notte tutte le emozioni sembrano amplificate, la notte le distanze sono piu' corte, ti sento qui quando ti penso.
E' come se il buio avesse il potere di intensificare ogni cosa, forse perché con poca luce bisogna sforzarsi di più per vedere bene, ma quando i tuoi occhi si abituano all'oscurità allora ogni cosa appare così chiara... la notte so esattamente cio' che voglio.
Ma durante il giorno torna la confusione che mi porta vedere le cose alla luce del sole, troppo forte il riflesso negli occhi per riuscire a distinguere quello che al buio riuscivo a vedere per ciò che era, i contorni non sono ben definiti, troppi raggi di luce mi stordiscono.
Fammi tornare qui, nella mia stanza, in una notte perpetua, con i pensieri illuminati da una soffusa luce multicolore.

BE NORMAL


MusicPlaylistRingtones



Non riesco ad addormentarmi stanotte, cerco su google qualche rituale per eliminare attraverso la respirazione tutta la caffeina che ho buttato giù nel pomeriggio, la nicotna, i carboidrati; qualcuno sa come eliminare i pensieri che frullano nella mia testolina malata? Posso rilassarmi e fare in modo che il mio battito cardiaco diminuisca di frequenza, ma i pensieri... quelli non si fermano mai.
Sognare senza dormire, è l'unica cosa che so fare stasera, la cosa che mi riesce più naturale, con questa canzone in repeat. Milosh- Simple People

FULL MOON MOOD

Stasera è la prima in cui mi sento davvero a casa qui.
Sono state settimane scombussolate queste , ho cambiato lavoro, ho cambiato ritmo di vita, ho quasi cambiato situazione sentimentale su facebook, ho cambiato casa; ho traslocato da sola portando avanti e indietro in metropolitana un trolley e un bustone blu dell'ikea,quelli enormi dove ci puoi mettere dentro un'infinità di cose e alla fine pesano più di te. Non che ci voglia molto,è cambiato anche il mio peso da quando sono qui, il problema ho cambiato alimentazione... è che si smette di mangiare e si inizia a nutrirsi quando ci si trova a dover cucinare solo per se stessi.
E ora sono qui, con la mia musica nelle orecchie (Charlotte Gainsburg canta e pettina i miei pensieri), circondata dalle mie cose, mezza avvolta nelle lenzuola nere che cerco il sonno che mi manca.
Sarà la luna piena, sono sempre starna quando c'è la luna piena.
Voglio davvero che questa sia la mia casa ... voglio vivere Barcellona, ora, come la mia casa.

RITORNO E VIA

Appena sono scesa dal treno ho respirato e ho sentito l'odore di Shittown.
Non mi ero mai accorta che la mia vecchia citta' avesse un odore tuttto suo, forse solo chi ci torna dopo mesi e' in grado di sentirlo; non mi ha sorpreso rivedere il famigliare paesaggio, sono rimasta basita perchè' l'ho riconosciuta dall'odore. Non ha una puzza in particolare, Shittown sa di casa, anche se non vorrei fosse cosi'.
Dopo aver guidato con la testa completamente fottuta su qualche nuvola grigia ho recuperato coscienza solo quando mi sono resa conto di dove mi avevano portata i miei pensieri: ero davanti alla porta del garage della mia vecchia casa. Dovevo andare da tutt'altra parte.
Shoccata, triste, confusa; tornare in Italia dopo 4 mesi e affrontare un lutto in famiglia e' stato surreale, e' stato un incubo. Un fulmine a ciel sereno. Arrivare aspettando di vedere i sorrisi dei tuoi cari e partire ingoiando lacrime che non vogliono smettere di scendere.
Sto facendo mille riflessioni sulla vita e sulla morte, ma non le condividero' con voi, sono ancora troppo arrabbiata con il mondo e con un dio che non esiste, rischierei di apparire cinica e non fa parte della mia natura.
Ero impaziente di tornare qui, nella mia calda Barcelona, per fare finta che fosse stato solo un brutto sogno, che la prossima volta che tornerò in famiglia sarà tutto come prima. Ma è impossibile, mi sono portata dentro troppo dolore per riuscire a scappare dalla realtà.