" Dopo un po' impari la sottile differenza
tra tenere una mano e incatenare un'anima.
E impari che l'amore non è appoggiarsi a qualcuno
e la compagnia non è sicurezza.
E inizi a imparare che i baci non sono contratti
e i doni non sono promesse.
E incominci ad accettare le tue sconfitte a testa alta
e con gli occhi aperti con la grazia di un adulto
non con il dolore di un bimbo.
Ed impari a costruire tutte le strade oggi,
perché il terreno di domani è troppo incerto
per fare piani. 
Dopo un po' impari che il sole scotta,
se ne prendi troppo.
Perciò pianti il tuo giardino e decori la tua anima,
invece di aspettare che qualcuno ti porti i fiori.
E impari che puoi davvero sopportare,
che sei davvero forte, e che vali davvero."

Veronica A. Shoffstall 


ABITARE IL RICORDO

La cosa più strana è stata svegliarsi con i pensieri ancora addormentati ed avere la sensazione di aver sognato tutto. 
Sono ancora nel mio letto, con il mio cane che sonnecchia ai miei piedi, lui dov'è? Allungo una mano nel letto: vuoto, dalla sua parte. 
Prendo coscienza del presente, sono passati mesi da quando quel letto era il mio, il nostro, ora lui è in viaggio e io divido la mia ex casa con Disko per qualche giorno, perché il signorino non si abitua al mio minimonolocale. Ed è come vivere in un universo parallelo, avevo il terrore di tornare qui, a casa sua, e sentirmi schiacciare dal peso dei ricordi, di sentire la sua mancanza o peggio, di sentirmi sola; invece sto bene, mi sento a casa. Se questi muri potessero parlare racconterebbero una storia d'amore, ogni angolo della casa mi riporta alla mente un ricordo della mia precedente parentesi. 
Sono contenta di essere una di quelle persone che ricordano solo il bello della vita, di una relazione, di una vacanza... Ho pochi neuroni  e devo scartare i brutti ricordi per necessità di spazio, voglio solo tenere il meglio di quello che il destino ha voluto che incrociasse la mia strada.