CORIANDOLI A NATALE

"Come faccio a spiegarti cosa provo, quando penso alle persone che conosco qui, alle presunte amicizie..." bevo un lungo sorso dalla bottiglia di birra "E' come quando siamo andati a quella festa di carnevale ed ero l'unica in maschera, è così che mi sento. So di essere nel giusto, ma mi sento sempre un po' fuoriluogo, come dei coriandoli a Natale". Non ho mai nascosto il mio essere un po' difficile, a volte un po' chiusa, non so ancora se sia timidezza o una sorta di indifferenza cronica verso il mondo che mi circonda, ma io con le persone non lego, non apro bocca se non è necessario, non sono l'anima della compagnia; sono da piccolo branco, io, seleziono le mie amicizie. Sarà per questo che le chiacchierate con le amiche non le faccio più davanti ad un caffè ma davanti ad un ipad. Le mie amiche, quelle vere, le ho lasciate a Shittown, qui ho tanti conoscenti e pochissimi confidenti. Il tipo di amici che si fanno in un paese che non è il tuo, sono di quelli da cui ti fai veder solo se stai bene, in situazioni gradevoli, a 30 anni a nessuno interessa conoscerti abbastanza da voler guardare il lato oscuro della tua personalità, ci si incontra per star bene, non si parla di lavoro, di paranoie, delle cose che non vanno... se sto con te, è per passare "el buen rato". "Sai che ti dico? non mi disturba affatto non avere amicizie di quelle con la A maiuscola qui, sto bene nella mia realtà, le amiche vere non mi mancano e sono le sorelle che ho scelto di avere nella mia vita, quelle che saranno sempre con me. il resto è solo fiesta". Grazie Cristina, Giulia, Justyne per farmi sentire sempre vicina, anche se sono lontana.