LUI

Misi la mano su di lui. Per me è sempre stato così importante toccarlo. Una cosa per cui sono vissuta. E non ho mai saputo spiegarla. Toccatine da niente. Le mie dita contro la sua spalla. I lati delle nostre cosce che si sfioravano mentre ci stringevamo in autobus. Non sapevo spiegarlo, ma ne avevo bisogno. A volte immaginavo di cucire insieme tutte le nostre piccole toccate. Quante centinaia di migliaia di dita che si sfiorano servono per fare l’amore?

Jonathan Safran Foer

IN TASCA

Wonderhell nella tasca della mia borsa? Se questa prova funziona, se riesco a gestire il blog dal telefono allora è il segnale che forse non è ancora arrivato il momento di chiuderlo...
Beati coloro che si baceranno
sempre al di là delle labbra
varcando dei gemiti
il confine del piacere
per cibarsi di sogni.