LA MIA CAVERNA

"Sono a casa, puoi anche uscire dalla tua caverna": questo è ciò che lui mi dice dopo avermi detto che sono starna, avermi chiesto che cos'ho e aver ricevuto un "niente" come risposta. Per la cronaca la mia caverna e' la stanza della casa che ho adibito ad armadio, dove ho la mia scrivania con il pc, le mie cose rosa da ragazzina, dove sono circondata da oggetti familiari che mi fanno stare bene, che mi fanno sentire al sicuro. Più una tana che una caverna, se vogliamo mettere i puntini sulle i. Questo luogo è un vago rimasuglio di ciò che era la stanza degli specchi di Gran de Gracia.
"Io ci sto bene nella mia caverna, lasciami qui", dico sorridendogli con un sorriso finto, perchè non pensi che sto qui a torturarmi con l'introspezione ascoltando la mia musica triste... che in realtà è ciò che sto facendo, e' la mia dose di malinconia che mi faccio quando resto da sola e lui lo sa perfettamente.
Un secondo dopo aver sentito la sua presenza la ricerca dell'attimo di solitudine svanisce, a volte mi lascio trasportare troppo lontano dai miei pensieri contorti, e vado da lui, che mi protegge da cio' che voglio.

1 commento:

Iride ha detto...

Ciao.
Penso sia importante avere un luogo in cui abbandonarsi dentro se stessi e, perché no, alla malinconia. Ci fa riflettere e apprezzare certe cose, se non la si protrae a lungo. Per questo sei fortunata ad avere qualcuno che ti faccia riemergere dolcemente dalla tua tana :)