SEGHE MENTALI DEL PRIMO POMERIGGIO


Mentre le nuvole grigio piombo mangiano i pochi raggi di sole che tentano di attraversarle, io mangio nervoso a grandi morsi e il senso di colpa divora me, il mio telefono viola resta immobile. Non un trillo.
Voglio che mi chiamino per il secondo colloquio, voglio lavorare.
Fare niente è bello finchè hai qualcosa da fare... Sembra un controsenso ma è così.
Apro la pagina di infojobs almeno 10 volte al giorno, invio curriculum, controllo la posta. Niente. Allora esco, faccio la spesa, cucino anche se non ho fame, ho bisogno di tenermi occupata per non pensare alla paura fottuta che ho di deludere me stessa, di aver creduto così saldamente in qualcosa che forse doveva rimanere solo un sogno. So bene che non è colpa mia, che sono qui da poco, che c'è crisi ecc, ma non posso fare a meno di sentirmi in colpa oggi.
Scrivere mi fa stare più tranquilla, è come se le mie paranoie scivolassero dalla mia testa allo schermo e ne rimanessero imprigionate. Perdipiù mi faccio male ascoltando musica malinconica.
Non va.
Scuoto la testa come per togliermi di dosso i pensieri negativi, dovreste vedermi, dubitereste seriamente della mia sanità mentale, ma questa è la mia personale maniera di reagire alle paturnie di oggi.
Ora esco,vado esplorare qualche strada nuova. E mi porto dietro i curriculum.

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