TRA PARENTESI


Sto facendo delle collane, scelgo le perle di plastica colorata, taglio pezzetti di metallo con le troncesine e penso, ho la testa che frulla stamattina. Stanotte ancora sogni di fuga...
La voce di Thom Yorke esce dalle casse per accarezzare i miei sensi .
Penso che tra 3 mesi o poco più questo negozio non esisterà più e io non starò più a fare collane e orecchini seduta con il culo sul termosifone aspettando dei clienti che 9 volte su 10 non sopporto, quelli che mi chiamano signora e mi danno del lei anche se ho 20 anni meno di loro, quelli che ti disfano il negozio poi dicono "ci farò un pensiero". 
Penso che tra 3 mesi o poco più sarò sola in una città dove non si parla la mia lingua, tra semi-amici e semi-sconosciuti, in una stanza in affitto, probabilmente alla ricerca di un lavoro, senza trovare G. nel letto quando faccio brutti sogni, senza le fusa della mia micia, senza certezze.
Mi volterò e vedrò solo due grandi parentesi,una chiusa, una appena aperta.
E a questo pensiero le palpitazioni del mio cuore aumentano, un misto di paura, eccitazione e impazienza mi invade. 
Sento che è quello che devo fare, quello di cui ho bisogno: mettermi in gioco. Non ho mai ripetuto così tanto la frase "se non lo faccio adesso, non lo faccio più", è diventato una specie di mantra.
La prima cosa che comprerò,quano sarò lontana da Shittown, sarà una lampada cromatica per illuminare la mia stanza del colore dei miei pensieri. Che ora sono di colore viola.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mio dio quanto mi mancherai!!!!!!!F.